
Svegliarsi al mattino
col moto del fare,
non uno non molti,
quello di lavorare.
Realizzar la mansione a cui sono chiamat*
che mi sono trovat* a ripeter per anni.
Ne conosco le gioie, le fatiche, gli inganni
ne conosco i compensi,
malattie e mal di pancia,
l’eco in testa alla sera. . .
nella mente e nel corpo.
Si riassume in un logo, un’insegna, un portone,
che ho impresso su pelle
arrivando fino a qui.
Svegliarsi da domani,
quel moto al mattino,
sarà l’ascoltare tutti i miei desideri:
le impennate, le aurore
la non sveglia, il silenzio
attraversare il tempo,
per quello che è.
Consulta qui il listino con le differenti proposte